Firenze | Guida ai misteri di Firenze

Luoghi e itinerari misteriosi a Firenze

Firenze è una città che, oltre ad essere ricca di arte e cultura, accoglie una imponente quantità di misteri, curiosità e luoghi dove l’alchimia e l’ermetismo si palesano ad ogni angolo di strada. Un classico esempio è lo studiolo alchemico di Francesco I de’ Medici (1541-1587), sito al primo piano presso il lato sud di Palazzo Vecchio, e tutt’oggi visitabile.

Firenze, inoltre, è il capoluogo degli artisti. Di qui passarono Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello e tanti altri. Il palazzo si trova in Piazza della Signoria, un luogo ricco di cultura e di statue così belle da lasciarci senza fiato. Lo studiolo alchemico del granduca è decorato da pitture e statue allegoriche, rappresentanti alcuni concetti filosofali tipicamente alchemici. Infatti, Francesco I era un appassionato di esoterismo. Fu lui a inaugurare a Firenze la lavorazione della porcellana a imitazione di quella cinese.

Firenze

Il Giardino di Boboli

Scoprì inoltre come fondere il cristallo di rocca, con lo scopo di ricavarne degli stupendi vasi. Tuttavia, lo studiolo di Palazzo Vecchio era un ambiente di riflessione. Il vero e proprio laboratorio si trovava altrove, presso la Chiesa di San Marco. Possiamo trovare una ricostruzione di questo interessante ambiente presso il Museo di Storia della Scienza. Un altro luogo dove l’ermetismo è di casa a Firenze è il Giardino di Boboli, ricco di statue, grotte, messaggi arcani e scenografie uniche al mondo. Di notevole importanza simbolica è l’obelisco egizio del XVI secolo a.C., l’unico obelisco presente in Toscana: un simbolo solare e fallico, legato al simbolismo maschile e massonico.

La Fontana di nettuno e la Grotta di Buontalenti

Interessante è anche la fontana di Nettuno, con nel mezzo la statua del dio che impugna il tridente. Nei pressi si trova la statua dell’Abbondanza, realizzata a immagine e somiglianza di Giovanna d’Austria, prima moglie di Francesco I de’ Medici. Per la duchessa venne realizzato anche il Giardino di Madama, nelle quali ritroviamo un forte simbolismo ermetico, specialmente nella grotta delle capre. Ma di particolare interesse è anche la Grotta del Buontalenti, realizzata tra il 1583 e il 1593 per volere del granduca Francesco I.

Nella Grotta del Buontalenti, dopo aver superato una facciata, che richiama la composizione di una caverna naturale, si entra in un ambiente molto particolare (un ambiente simile lo ritroviamo anche a Palazzo Te, a Mantova). Delle statue (in origine, opere di Michelangelo) sembra quasi che stiano cercando di uscire dalle pareti che le tengono prigioniere, tra stalattiti, spugne e conchiglie, e al centro della sala, su un piedistallo simile a un calice, troviamo una pietra. Ci chiediamo se vi sia un qualche riferimento alla Pietra filosofale.

La casa di Dante Alighieri

In Via Santa Margherita troviamo la casa di Dante Alighieri, poeta e padre della letteratura italiana. Oggi è un museo aperto ai turisti desiderosi di saperne di più su questo personaggio così importante e misterioso per molti aspetti. Potrebbe trovarsi qui, nascosto da qualche parte, il manoscritto perduto del suo più grande capolavoro, la Divina Commedia. Infatti, non possediamo alcun manoscritto firmato dalla mano dell’autore, probabilmente sono andati tutti perduti. Tuttavia, c’è sempre la speranza di trovarne uno, in qualche vecchio archivio o monastero o, perché no, nei sotterranei della casa di Via Santa Margherita!

La chiesa, fondata dall’Ordine dei frati Gaudenti, crollò nel 1885 in seguito a un terremoto. Per fortuna, già nel secolo XVII, l’enigmatica iscrizione era stata fatta ricopiare per volere del senatore Achille Volta (1627-1676), padrone della commenda, garantendone la sopravvivenza fino ai giorni nostri. Lo stesso Volta sarebbe stato un amante dell’occulto.

Il testo della Pietra di Bologna sembrerebbe un epitaffio funebre, ma secondo alcuni studiosi, i personaggi nominati nell’epigrafe, Aelia Laelia Crispis e Lucius Agatho Priscius, sarebbero fittizi: richiamerebbero a simboli, metafore, allusioni e indizi capaci di ricondurre l’alchimista al suo tesoro, la sintesi della Pietra filosofale.

Avvistamenti Ufo a Firenze

Ma la città di Firenze fu anche teatro di uno degli avvistamenti UFO più eclatanti della avvenuti sul territorio italiano. Il 27 ottobre 1954 un’intera squadriglia venne vista sorvolare la città sotto gli occhi di centinaia di testimoni. Venti dischi volanti, di tre forme diverse, vennero avvistati sopra la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e sopra lo Stadio Comunale, nel quale in quel momento si stava svolgendo la partita di calcio Fiorentina-Pistoiese. L’arbitro, proprio a causa di tale fenomeno, fu costretto a sospendere la partita subito dopo l’inizio del secondo tempo, per ben quindici minuti. In seguito a tale avvistamento venne vista scendere dal cielo una sostanza bianca e filamentosa, chiamata in seguito “bambagia silicea” o “capelli d’angelo”, che analizzata si rivelò essere una sorta di vetro boro-silicico. Venne riscontrata la presenza di tale sostanza anche in altri casi, sempre in concomitanza con avvistamenti ufologici.

Guida agli itinerari del mistero

 

1. Casino mediceo: si trovava qui il più importante laboratorio alchemico di Francesco I de’ Medici.

2. Museo Leonardo, Va dei Servi, 66/68: sono qui raccolte delle riproduzioni di macchine leonardiane.

3. Santa Maria del Fiore: qui si trova una meridiana astronomica.

4. Casa di Dante Alighieri: il manoscritto originale della Divina Commedia non è ancora stato ritrovato. Che sia nascosto da qualche parte nei pressi della sua abitazione d’un tempo?

5. Santa Croce: sono qui conservate le tombe di molti personaggi illustri, tra cui quella di Girolamo Segato, Ugo Foscolo, Leon Battista Alberti, Vittorio Alfieri, Galileo Galilei, Michelangelo Buonarroti, Niccolò Machiavelli. Da notare la tomba del massone Giovanni Battista Niccolini, coronata dalla Statua della Libertà della Poesia, che venne presa come modello per la successiva Statua della Libertà statunitense.

6. Palazzo Vecchio: nel Salone dei Cinquecento troviamo vari dipinti di Giorgio Vasari. In una sala dello stesso palazzo troviamo la Natività del Maestro del Tondo Miller, il quale potrebbe aver raffigurato nella sua tela un UFO. Al primo piano, presso il lato sud, è ancora oggi possibile visitare lo studiolo alchemico di Francesco I de’ Medici.

7. Museo degli Uffizi: nell’ala dei pittori italiani sono raccolte alcune opere di Leonardo da Vinci, tra cui la Vergine delle Rocce e la Mona Lisa. Nell’Archivio di Stato qui presente sono conservati alcuni rari codici alchemici con le pagine in sottili lamine di piombo.

8. Museo di Storia della Scienza: al secondo piano sono presenti degli esempi alchemici di corpi mineralizzati, prodotti da Girolamo Segato. Nello stesso edificio troviamo la riproduzione di uno studiolo alchemico.

9. Giardino di Boboli: è un luogo ricco di simbologia alchemica. Ambienti adiacenti e d’interesse ermetico sono i Giardini di Madama, la Grotta del Buontalenti e il Palazzo della Meridiana.

Fuori itinerario

 

10. Dipartimento di Anatomia dell’Università degli Studi di Firenze, Viale Morgagn,i 85: qui sono stati raccolti altri interessanti risultati degli studi condotti da Girolamo Segato.

11. Peretola, Via Valfonda: viveva qui Tommaso Masini, alchimista, nonché amico e stretto collaboratore di Leonardo.

 

di Giorgio Pastore

tratto dal libro “La ricerca della Pietra Filosofale
Itinerari iniziatici nell’Italia del mistero