Significato e simbologia dell’Ermellino

Ermellino: simbolo di purezza, percezione, curiosità e regalità

L’Ermellino, il cui nome scientifico è Mustela erminea, è un piccolo mammifero diffuso nella zona settentrionale dell’America, in Asia e in Europa. Ha una corporatura piccola e agile, caratterizzata da una morbida e vellutata pelliccia. È simbolo di purezza, percezione, curiosità e regalità.

Il significato e la simbologia dell’Ermellino

La caratteristica pelliccia bianca (colore che il manto raggiunge nel periodo invernale) viene, da tempo, associata a un immagine di purezza e castità, nonché accostata alla fanciulla vergine che aspetta di scoprire un mondo nuovo. L’Ermellino, infatti, rappresenta anche l’amore per tutto ciò che è nuovo. Raffigura le nuove esperienze percorse con attenzione e cognizione. In natura, è un roditore carnivoro pacifico ma scaltro, in grado di percepire l’arrivo delle sue prede e scrutare la situazione affinché non si riveli per lui dannosa o fatale. Simbolicamente, l’Ermellino, insegna dunque la prudenza nel muoversi in territori inesplorati, così da essere eventualmente pronti a gestire potenziali situazioni complicate.

Significato e simbologia dell'Ermellino

L’Ermellino, osserva attentamente la realtà che lo circonda, stando in disparte e al riparo da possibili attacchi. Questo comportamento, insegna l’arte di osservare senza giudicare, dell’immobilità ai fini della comprensione. Mantenendo un atteggiamento distaccato, si riesce a ottenere una visione più ampia che fornisce nuovi punti di vista. Un’altra lettura che si può dare, è quella della riservatezza. Il provvisorio isolamento agevola una condizione di silenzio, utile per nuove riflessioni e per ideare nuovi progetti.

L’Ermellino nell’arte e nella cultura popolare

Gli Ermellini sono presenti in numerosi quadri di epoca rinascimentale. Il celebre dipinto di Leonardo da Vinci La dama e l’ermellino, raffigura una giovane donna con lo sguardo apparentemente distratto e trasognante. L’Ermellino, in maniera speculare, riflette lo sguardo della ragazza, rimarcando in questo modo il concetto di purezza.

Inoltre, sempre in epoca tardo-medievale, veniva associato alla regalità; la sua pelliccia, veniva e viene considerata – ancora oggi – pregiata, ad uso di prelati (incluso il papa) e classi sociali abbienti.

A cura di Silvia Scanu

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