Cosa vedere e come visitare la Grotta di Fingal
L’Isola di Staffa si trova nell’arcipelago delle Ebridi interne, in Scozia. Su di essa vi è uno dei luoghi più particolari di questo pianeta, la Grotta di Fingal, le cui forme potrebbero sembrarci artificiali e invece sono opera di Madre Natura. La Grotta di Fingal è formata da colonne basaltiche regolari, per lo più esagonali, simili a quelle del Sentiero del Gigante, in Irlanda del Nord.
Si formò all’incirca 60 milioni di anni fa, in seguito all’attività di un vulcano sottomarino e al conseguente raffreddamento della lava incandescente al contatto con l’acqua dell’oceano e dell’aria in superficie. La Grotta di Fingal venne scoperta nel 1772 dal naturalista inglese Joseph Banks. Da allora, in molti hanno deciso di esplorarla, affascinati dal suo aspetto caratteristico. Tra questi ricordiamo il drammaturgo August Strindberg, lo scrittore francese Jules Verne, il poeta italiano Eugenio Montale, il romanziere Walter Scott, i compositori Felix Mendelsson e Johannes Brahmas, i Pink Floyd, la regina Vittoria e molti altri.
La Grotta di Fingal è diventata celebre per via della sua facciata sull’oceano, caratterizzata dalle molte colonne basaltiche che fungono da architravi naturali, ma anche per i suoi interni molto capienti. Infatti, il soffitto è ad arco e supera i 20 metri di altezza. Le colonne basaltiche proseguono anche sulle pareti interne della caverna per decine di metri in profondità, regalandoci un paesaggio da sogno.
I misteri della Grotta di Fingal
Proprio per via del suo curioso aspetto, la Grotta di Fingal è sempre stata avvolta dal mistero. Per spiegarne le sue origini, si è ricorsi anche alla mitologia irlandese. Secondo le leggende locali, questa grotta farebbe parte del cosiddetto Sentiero del Gigante, che collegava la Scozia all’Irlanda del Nord e che sarebbe stato costruito dal gigante Fingal Mac Cumhaill per poter raggiungere il suo nemico, il gigante Angus, affrontarlo e sconfiggerlo.
Questi racconti risalgono a ben prima che la scienza spiegasse le origini della Grotta di Fingal e rimarranno per sempre vivi nei cuori degli irlandesi e degli scozzesi che abitano circa la metà delle isole costituenti l’arcipelago delle Ebridi. Tra l’altro, le acque dell’Oceano si riversano costantemente all’interno della grotta, creando una sorta di fiume e rendendo il tutto ancora più suggestivo. Questo fiume interno è stretto e quindi non navigabile, ma la Grotta di Fingal è comunque visitabile a piedi. Dall’Oceano invece è possibile vedere la grotta a distanza, durante le escursioni in barca.
Vista l’ampiezza del luogo, spesso possono udirsi all’interno della Grotta di Fingal dei suoni particolari, creati dal passaggio del vento e dall’acqua, che echeggiano sulle pareti come se ci trovassimo all’interno di una grande cattedrale. Tant’è che uno dei nomi con cui viene chiamato questo magico luogo e anche “grotta della melodia”.
I dintorni della grotta
Sull’Isola di Staffa sono presenti altre quattro grotte naturali, la Clamshell Cave, la Boat Cave, la MacKinnon’s Cave e la Cormorants’ Cave. L’isola è conosciuta anche dagli etnologi per la varietà di volatili presenti su di essa. In particolare, è possibile imbattersi nel cosiddetto “pulcinella di mare”, molto amato dai fotografi per via dei suoi colori vivaci e della sua disponibilità a posare. Nelle immediate vicinanze della grotta è anche possibile osservare la foca grigia e, con un po’ di fortuna, i delfini.
Se avete tempo per esplorare anche l’area attorno all’Isola di Staffa, ricordiamo che quello delle Ebridi è un arcipelago formato da molte altre isole, alcune interessanti e meritevoli di attenzione, come ad esempio le isole di Mull e di Iona, anch’esse molto amate dai turisti.
La Grotta di Fingal sorge nella National Nature Reserve, che a sua volta fa parte del National Trust for Scotland.
Quando visitare la Grotta di Fingal
Il periodo migliore per visitare la Grotta di Fingal è sicuramente quello primaverile ed estivo, che va da aprile a settembre, perché meno freddo e perché è proprio in quei mesi che sbocciano i fiori selvatici sulle cime della barriera corallina che sorge nell’oceano attorno all’isola. Inoltre, nella bella stagione la sommità delle colonne basaltiche è ricoperta di alghe che si colorano rendendo questo luogo ancora più magico e surreale.
Come arrivare alla Grotta di Fingal
Per raggiungere la Grotta di Fingal dovete affidarvi a una compagnia turistica locale. Questa, solitamente, offre pacchetti completi e giornalieri per visitare tutte e tre le isole di Staffa, Mull e Iona.
Prima di tutto, occorre arrivare a Oban, a 53 chilometri in linea d’aria dall’Isola di Staffa. Questa città scozzese dista dall’Italia all’incirca 20 ore di viaggio in auto o poco più di 10 ore di volo in aereo partendo da Milano. A Oban potrete prendere un traghetto e nell’arco di 3 ore sarete sull’Isola di Mull. Il piccolo porto di Fionnphort si trova sull’estremità occidentale dell’isola. Da qui, navigando su una motonave per altri 40 minuti, giungerete sull’Isola di Staffa, la vera protagonista della giornata. Potrete godere di una bellissima visuale durante il viaggio dall’imbarcazione. Una volta sbarcati, si raggiunge la grotta a piedi, camminando sulle colonne di basalto che fuoriescono appena dall’acqua.
Dopo aver esplorato l’isola, selvaggia e disabitata, e visitato la Grotta di Fingal, il vostro viaggio continuerà. L’ultima tappa infatti è l’Isola di Iona, sulla quale sono presenti dei ristoranti, dei negozi di souvenir e un’importante abbazia, uno dei centri religiosi più antichi e importanti dell’Europa occidentale, risalente al VI secolo d.C.
A cura di Giorgio Pastore