Ankh

Il significato dell’Ankh

Chiamata anche Croce Ansata o Chiave della Vita, l’Ankh rappresenta un oggetto sacro dal profondo valore simbolico legato alla vita e all’immortalità. La traduzione della parola stessa è vita. Si tratta di un oggetto costantemente presente anche in tutta l’iconografia egizia, in cui i sacerdoti venivano rappresentati nell’atto di porre l’Ankh sul volto del defunti per donare loro la vita eterna.

La simbologia e l’interpretazione

Sembra che nell’antico Egitto, tra le altre cose, questo simbolo fosse utilizzato per ampliare le facoltà della ghiandola pineale e quindi permettere all’individuo di sviluppare una coscienza superiore. Infatti, se posta sul viso, la sommità circolare dell’Ankh coincide esattamente  con la posizione del terzo occhio, corrispondente al punto di unione con l’anima. Un’altra interpretazione della Croce Ansata ci indica la rappresentazione del Sole che sorge (ansa) sull’orizzonte (asta orizzontale), proiettando i suoi raggi verso la Terra (linea verticale). Ciò starebbe ad indicare il sacro rapporto tra cielo e terra, l’unione tra il mondo spirituale e quello materiale.

Significato e simbologia Ankh

Oggi la Croce Ansata viene prodotta in molti materiali ma gli antichi egizi erano soliti realizzarla in legno di sicomoro, quarzo rosso, diaspro o pietre dure. La terracotta può essere una valida sostituta, poiché in grado di assimilare e custodire le energie positive.

Utilizzare l’Ankh come amuleto

Poggiando la croce sulla fronte, sembra che essa ricarichi l’organismo di energia e benessere.  Inoltre, esponendo alla luce solare o lunare, per qualche minuto, i due lati della croce, essa fornirà differenti e benefiche proprietà. Se sottoposta alla luce solare, soprattutto nell’ora di maggior intensità, e poi utilizzata, l’Ankh aiuterebbe a fornire energia all’intero organismo, riequilibrandolo. Se lasciata ad assorbire la luce lunare aiuterebbe a combattere gli stati di ansia e depressione, l’insonnia, e a stimolare l’immaginazione e la creatività. Per amplificare la forza terapeutica dell’Ankh si può lasciare la stessa ad assorbire i raggi solari dall’alba al tramonto. Successivamente si espone per tutta la notte agli influssi lunari.