Fringuello: simbolo dell’amore e dell’unione familiare
Il Fringuello, il cui nome scientifico è Fringilla coelebs, è un passeriforme dall’aspetto robusto, caratterizzato da uno spiccato dicromatismo sessuale. Il maschio presenta una macchia nera sulla fronte, con testa e petto di color ruggine. Nel resto del corpo, mostra un piumaggio grigio-azzurro su spalle e nuca e, avvicinandosi alla coda, il color ruggine tende a sfumare per lasciare spazio al rosa e al bianco. Nell’esemplare femmina, il colore della livrea è bruno-giallastra, con parti bianche su ali e coda.
Il significato e la simbologia del Fringuello
Il Fringuello è diffuso in tutta l’Europa, in alcune regioni dell’Asia e, in inverno, anche nell’Africa del Nord. Il suo nome è stato oggetto di studio anche per Carlo Linneo, conosciuto come il padre della classificazione scientifica degli esseri viventi. Esso, notò come le femmine del Fringuello siano le prime a migrare nelle zone più a sud, lasciando soli gli esemplari maschi a far fronte al rigido inverno. Da qui il nome coelebs che significa celibe.
Il canto del Fringuello è considerato il simbolo dell’amore. In grado di produrre canzoni armoniche dall’incantevole melodia, questo elegante uccello, durante la stagione degli amori, conquista la sua compagna creando un legame indissolubile. In quanto uccello monogamo, resta accanto alla femmina durante il periodo della cova, difendendo insieme il proprio nido. Simbolo dell’unione familiare, il Fringuello invita ad intraprendere un rapporto di coppia suggellato dall’amore e dal rispetto. Un amore puro che divenga cibo per l’anima. Un invito alla protezione della propria abitazione intesa come “nido d’amore”, affinché nessuno possa intromettersi nella coppia creando dubbi o insidie.
Il Fringuello nella tradizione popolare
Nei fringuelli, dunque, il canto è un importante mezzo di comunicazione e, come insegnano, è fondamentale per trovare la propria anima gemella.
Secondo la tradizione popolare, udire lo straordinario canto del Fringuello preannuncia un periodo di gioia e felicità. Inoltre, chi ha l’onore di sentirlo cantare, sempre secondo il folklore, si accinge a prender parte ad una celebrazione.
A cura di Silvia Scanu