Centauro

Storia, mitologia e leggenda del Centauro

I Centauri, nella mitologia greca, erano creature per metà umane (nella parte superiore) e per metà equine (nella parte inferiore). La parola Centauro, significa, letteralmente, “colui che trafigge il toro” e la leggenda ci narra che vissero nelle foreste della Grecia Classica. Come per ogni altra creatura mitologica, il Centauro è presente in diverse diverse storie del mondo classico e ognuna di queste narra una diversa origine della “specie”.

I Centauri, discendenti di Issione e Nefele o Era, erano noti per essere degli inguaribili ubriaconi e violentatori di donne.

I Centauri nella mitologia

Questa credenza nacque da un episodio che si verificò durante le nozze tra Ippodamia e Piritoo, re dei Lapiti. Infatti questi tentarono di violentare le donne e uccidere gli uomini. Il re e il suo amico Teseo, però, uccisero molti Centauri cacciandoli in seguito anche dalla Tessaglia. Non tutti i Centauri però avevano questa indole. Chirone, per esempio, era considerato uno dei Centauri più saggi e i suoi insegnamenti, soprattutto quello sull’arte della guarigione, lo fanno ritenere il padre fondatore della scienza veterinaria.

Durante il periodo medievale, all’immagine del Centauro era associata quella dell’eretico. Questo proprio per il fatto che la dissociazione delle sue parti anatomiche lo rendeva simile allo stato equivoco dell’eretico. Per metà , quindi, cristiano e per l’altra metà pagano.

Il Centauro nella gran parte dei casi è raffigurato armato di un arco o di una clava. È intento nella caccia di prede quali colombe o cervi. Questi animali sono stati scelti per simboleggiare la debolezza dell’anima, facile preda del male. Troviamo i Centauri citati nell’Inferno di Dante come giustizieri delle persone che hanno usato violenza verso il prossimo.

La collocazione dei Centauri nell’Inferno con tale compito sta proprio a simboleggiare la loro indole violenta perseguita durante la loro vita terrena.