Incontri Ravvicinati

Cosa sono gli Incontri Ravvicinati

Gli incontri ravvicinati in ufologia sono eventi nei quali una persona testimonia di essere venuta in contatto, e non solo (come vedremo) con un oggetto volante non identificato ovvero un Ufo.

Fu l’astrofisico e ricercatore J. Allen Hynek a fornire, per la prima volta, una classificazione degli incontri ravvicinati in base al tipo di esperienza vissuta con l’Ufo.

Ne parla per la prima volta nel suo libro da titolo The UFO Experience: A Scientific Inquiry del 1972. L’autore classificò gli incontri con dischi alieni in 3 categorie alle quali, in seguito, ne furono aggiunte altre due ancora non del tutto accettate dal mondo dell’ufologia. Nel senso più esteso del termine gli incontri ravvicinati con le civiltà extraterrestri non si limitano al semplice avvistamento ma anche all’interazione con gli occupanti delle astronavi. Gli incontri con le creature provenienti dallo spazio possono essere classificati, attualmente, in sette categorie:

Incontri Ravvicinati dei I tipo

Si risolve con il semplice avvistamento di Dischi Volanti (dalle più svariate forme), luci vaganti che generalmente si muove a scatti percorrendo traiettorie (ad es. a zig-zag, circolari ecc…) assolutamente impossibili da emulare con i nostri moderni veicoli. In questa categoria rientrano anche oggetti aerei che non siano attribuibili alla tecnologia umana.

Incontri Ravvicinati dei II tipo

 

La presenza dell’Ufo lascia segni riscontrabili sull’ambiente, sulle persone o addirittura sugli animali. Più precisamente in un incontro ravvicinato del II Tipo si possono riscontrare:

Cerchi nel grano o nel ghiaccio (Crop Circles)
Onde dio calore o radiazione
Danneggiamento del terreno
Paralisi umana
Animali spaventati
Interferenza con motori o ricezione radio-televisiva.

Perdita temporale o Lost Time, ovvero una falla nella memoria di una persona associata ad un incontro di questo tipo. È un fenomeno questo che rimane puramente ipotetico e non è compreso nell’originale classificazione degli incontri ravvicinati stilata da Hynek.

Incontri Ravvicinati dei III tipo

L’ufo si avvicina o atterra per cui e possibile vedere gli occupanti dell’astronave ed interagire con questi tramite una forma di comunicazione verbale, sonora o mentale.

Il ricercatore ufologico Ted Bloecher ha proposto sette sottotipi per gli incontri ravvicinati del terzo tipo nella scala di Hynek:

A: Un’entità viene osservata unicamente all’interno dell’UFO
B: Un’entità viene osservata all’interno e all’esterno dell’UFO
C: Un’entità viene osservata nei pressi dell’UFO, senza che entri o esca
D: Un’entità viene osservata. Non viene visto alcun UFO dall’osservatore, ma contemporaneamente è stata riferita un’attività di UFO nell’area
E: Un’entità viene osservata. Non viene visto alcun UFO dall’osservatore e non viene riferita un’attività di UFO nell’area nello stesso tempo
F: Non viene osservata alcuna entità o UFO, ma il soggetto sperimenta qualche tipo di “comunicazione intelligente”
G: Rapimento (lo stesso che nell’incontro ravvicinato del quarto tipo).

Da precisare che i sottotipi D, E, ed F possono essere non correlati con il fenomeno UFO.

Incontri Ravvicinati dei IV tipo

Rientrano nella casistica i rapimenti dei testimoni da parte degli alieni, che generalmente vengono introdotti all’interno dell’ufo per essere studiati. In alcuni casi i soggetti rapiti si ritrovano nelle vesti di semplici visitatori e custodi di una verità superiore.

Incontri Ravvicinati dei V tipo

Si verifica quando viene ritrovata una navicella spaziale (in seguito ad es. a un ufo-crash come nel caso Roswell) o un suo occupante che viene catturato e studiato.

Incontri Ravvicinati dei VI tipo

In questo caso il contatto con le entità aliene comporta danni fisici o addirittura la morte dei testimoni. Non è molto frequente che si verifichi un incontro del sesto tipo e si tende a pensare che i danni non siano provocati intenzionalmente.

Incontri Ravvicinati dei VII tipo

Il Black Vault Encyclopedia Project ipotizza anche un VII Tipo di incontri ravvicinati. Si tratta di un concetto molto simile alle teorie avanzate dai teorici degli “antichi astronauti” quali Erich von Däniken, Zecharia Sitchin e Robert K.Gay. Temple, i quali sostengono che forme di vita extraterrestri abbiano interagito con gli esseri umani, e forse si siano con essi accoppiati, in epoche preistoriche ed antiche.

In base al susseguirsi degli incontri soprattutto del III e IV tipo sono state stilate delle classificazioni riguardanti le razze di alieni che visitano o che hanno visitato il nostro pianeta più o meno frequentemente e che ovviamente dipendono, come per noi, dalle condizioni di vita del loro pianeta. Ovviamente è stato consigliato a chi volesse seguire uno studio ufologico serio basato su dati, statistiche e contatti più incisivi, di porre una maggiore attenzione soprattutto alle prime due categorie le quali sembrano essere non solo le più attendibili e dimostrabili ma anche più interessanti dal punto di vista del suddetto studio.

L’ufologo americano Brad Steiger ha catalogato le razze più comuni di alieni utilizzando le lettere dell’alfabeto greco per indicarle.

Razze aliene

Alfa

Che noi comunemente indichiamo come Grigi, hanno appunto la pelle bianca o grigia, senza peli, nasi piatti, crani grandi con occhi ovali e neri (che ricoprono con speciali lenti a contatto scure), la loro altezza varia dai 50 cm al metro e mezzo, la bocca è una fessura priva di labbra, le braccia sono più lunghe ed esili così come le dita delle mani; quest’ultime variano da tre a più di cinque.

Beta

Che generalmente chiamiamo i Nordici, è descritta dai contattisti come una razza estremamente pacifica con tratti somatici perfetti e bellissimi. Infatti quasi tutti sarebbero biondi, con occhi chiari e molto alti. Alla categoria dei beta apparterrebbero altri esseri un po’ meno rassicuranti chiamati Beta2 ossia umanoidi dalla pelle olivastra ed occhi a mandorla che impugnano quasi sempre tubi fluorescenti o sfere luminose.

Gamma

Sono quelli che noi conosciamo attraverso i nomi attribuiti loro dalle leggende popolari dei vari Paesi ossia gli Yeti, Bigfoot, Chupacabras ecc…Sempre secondo la classificazione del suddetto ufologo, costoro apparterrebbero alla categoria degli alieni detti semi-intelligenti, sfruttati dagli extraterrestri per la raccolta di animali, piante e minerali.

Delta

Si tratterebbe di alieni non umanoidi ma con caratteristiche appartenenti agli insetti, rettili, anfibi e pipistrelli. Alcune persone infatti testimoniando il loro incontro con creature extraterrestri hanno descritto dei veri e propri mostri dotati di tentacoli, braccia a forma di chele di granchio e così via.