Significato e simbologia della Giraffa

Giraffa: simbolo di eleganza e di elevazione spirituale

La Giraffa è un mammifero ruminante ed è il più alto essere vivente sulla Terra. Presenti nelle aree boschive e nelle savane africane, le giraffe sono solite vivere in gruppo: le femmine con la prole, mentre i maschi vivono tra loro a prescindere che vi sia o meno un legame di parentela. Sono caratterizzate da un elegante manto a macchie, da un collo vistosamente lungo, zampe allungate ma robuste e da tre ossiconi sul capo, simili a piccole corna. Inoltre, sono dotate, di una lunga lingua di colore nero che misura circa 50 centimetri.

Il significato e la simbologia della Giraffa

Le caratteristiche fisiche della Giraffa danno evidenti indicazioni sul messaggio simbolico che questo animale vuole trasmettere. Simbolo di eleganza, la Giraffa si contraddistingue per la sua peculiarità più evidente, ovvero, la lunghezza del suo collo: una grande distanza che si interpone tra cuore e mente. Simbolo di elevazione spirituale, questo tratto fisico indica l’importanza della connessione tra un pensiero amorevole e il cuore. Quando la mente si presenta in subbuglio, i pensieri sono confusi e potenzialmente negativi.

Significato e simbologia della Giraffa

In questo caso, significa che ci si è allontanati troppo dal cuore, l’unico in grado di riportare la pace laddove regna il caos. Inoltre la lingua, che afferra gli arbusti e le foglie per il nutrimento, è il simbolo della comunicazione e della capacità di discernimento. Indica l’importanza di scegliere con cura con chi e cosa comunicare, così come in natura fa la Giraffa deve avvicinarsi con cautela all’Acacia prima che essa sprigioni una sostanza che rende amari i suoi frutti.

Simbolo di intuizione e percezione, i tre ossiconi sul capo vengono associati al terzo occhio e, essendo posizionati nella parte più alta del corpo, indicano la capacità di avere una visione ampia, totale e reale. Le sue slanciate ed eleganti zampe, ben radicate a terra, sono simbolo di protezione e concretezza.

A cura di Silvia Scanu

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