Nutria: simbolo della pacifica convivenza
La Nutria è un mammifero roditore appartenente alla famiglia degli Myocastoridae. Confusa spesso con il Castoro, viene anche chiamata piccolo castorino, miopotamo o topo d’acqua. Vive generalmente in piccoli gruppi, spesso composti da esemplari di femmine imparentate tra loro. I maschi, invece, vivono in solitaria e tendono a spostarsi spesso.
Il significato e la simbologia della Nutria
La Nutria presenta dimensioni contenute (tra i 43 e i 63 centimetri) e un peso che oscilla attorno ai 7-10 kg. È un roditore prevalentemente vegetariano che si ciba principalmente di piante acquatiche, potendo restare fino a dieci minuti in totale immersione. In caso di scarsità di cibo, si alimenta di lumache o piccoli animali di terra. Proveniente dal Sud America, è ora un roditore assai diffuso in diverse zone del mondo, spaziando dalle pianure ai corsi d’acqua dolce o salmastra nei quali predilige vivere.
Simbolo di pacifica convivenza, è un animale che si presenta molto docile e socievole, totalmente innocuo per l’uomo e per i suoi simili. Invita a stabilire rapporti sereni e armonici e, laddove ci siano attriti e stati d’animo di sofferenza, aiuta a ritrovare gioia e pace. In quanto animale totemico, la Nutria sprona ad uscire da tutte quelle situazioni che attirano uno stato vibrazionale basso. Sollecita all’allegria e ad abbandonare lo stress, rallentando – se necessario – il passo e contribuendo a una maggiore organizzazione. Come guida, facilita il recupero da esperienze di disagio e di dolore.
Osservando la Nutria e le sue caratteristiche fisiche, si nota, all’apparenza, uno strato di pelo duro e spesso che, a sua volta, nasconde un manto folto e incredibilmente morbido. Così, come la Nutria, spesso l’essere umano si traveste con una finta corazza, intimorito a mostrare un animo sensibile e affabile. Mostrarsi per ciò che si è, sebbene non si possa essere compresi da tutti, è sempre la chiave per star bene con se stessi. Del resto, anche la Nutria viene spesso erroneamente additata come nociva e portatrice di malattie, ma non si lascia abbattere dai pregiudizi altrui!
A cura di Silvia Scanu