La tavola dei cavalieri
Nella vasta letteratura giunta fino a noi troviamo numerose interpretazioni che riguardano la Tavola Rotonda e la sua origine. Prima di tutto era il luogo dove i Cavalieri di Re Artù si incontravano per raccontare le loro gesta e dal quale essi si mettevano in viaggio alla ricerca di altre avventure.
Tavola Rotonda: la leggenda
Il cronista normanno Wace fu il primo a menzionarla nel suo “Roman de Brut” del 1155. Si narra che Artù progettò l’idea della Tavola Rotonda per prevenire dispute tra i suoi cavalieri sulle questioni gerarchiche.
Infatti la Tavola, essendo rotonda, metteva tutti sullo stesso piano. Un altro scrittore, Layamon, aggiunse al racconto di Wace un particolare riguardante una disputa tra i signori di Artù.
Un falegname della Cornovaglia saputo di questa disputa creò una tavola rotonda che poteva contenere fino a 1600 uomini!
Nelle storie tardo-medioevali il costruttore della Tavola Rotonda è Mago Merlino e Malory considerando e sviluppando l’argomento, la fece il centro del suo epico racconto.
![Cavalieri della Tavola Rotonda Cavalieri della Tavola Rotonda](https://www.mitiemisteri.it/wp-content/uploads/2020/07/Cavalieri-della-Tavola-Rotonda-pic.jpg)
L’ampia tavola di legno nella “Great Hall” di Winchester, datata non prima del XIII secolo, era stata fatta su ordine di Re Edoardo III e fu considerata un risveglio della vera “Tavola Rotonda” come simbolo dell’esemplare condotta cavalleresca. Fatta con legno di quercia è larga 5,4 metri, spessa quasi 5 centimetri e pesa 1,25 tonnellate.