Significato e simbologia dell’Anguilla

Anguilla: simbolo della capacità di trasformazione

L’Anguilla è un pesce migratore; risiede spesso nelle paludi, sui fondali dei fiumi o negli stagni ma, nel corso della propria vita, è costretta a spostarsi in alto mare per dare inizio alla riproduzione della specie. Il colore della pelle, al tatto liscia e viscosa, cambia a seconda delle fasi vitali che l’animale sta attraversando.

Il significato e la simbologia dell’Anguilla

Questa caratteristica ci dice tanto sul significato simbolico dell’Anguilla. Viene associata, infatti, alla capacità di trasformazione. Potrebbe essere una trasformazione fisica, emotiva, spirituale o, semplicemente, il mutare di una fase ristagnante durante la propria esistenza. In quanto animale Totem, preannuncia sempre un grande risveglio spirituale, un risveglio che risulterà incisivo nella propria realtà interiore.

Significato e simbologia dell'Anguilla

Come animale medicina, viene inoltre accomunata al risveglio della Kundalini. Questa associazione viene fatta anche con il serpente. Simbolicamente, la kundalini-shakti, rappresenta il serpente/anguilla di energia che, passando attraverso la colonna vertebrale, rinvigorisce l’intero essere, riportandolo alla connessione con la propria parte spirituale.

Oltre quindi a essere legata alla trasformazione, alla sessualità e alla forza vitale insita in ognuno di noi, l’Anguilla è protagonista di innumerevoli miti e leggende.

Miti e leggende sull’Anguilla

Nell’Antico Egitto, la distinzione tra serpente di terra e serpente marino (così chiamata per l’appunto l’Anguilla) era molto sottile. Essa poteva assumere, infatti, una connotazione positiva o negativa. Il serpente di terra, veniva raffigurato come il potettore della barca di Ra, il dio Sole. L’Anguilla, invece, rappresentava la minaccia che, dal mare, era in grado di mettere fine alla vita di Ra con un suo attacco.

Non solo per gli egizi ma anche per i greci, le anguille erano esseri temibili da cui l’uomo doveva ben guardarsi durante la navigazione. Il poeta greco Omero narra il mito di Scilla e Cariddi, trasformate da splendide fanciulle a terribili mostri. In particolare, Cariddi, viene trasformata in un serpente marino in grado di risucchiare qualsiasi nave posta sul suo cammino.

A cura di Silvia Scanu

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