Significato e simbologia della Vipera

Vipera: simbolo di percezione, di difesa e di guarigione

La Vipera è un serpente velenoso appartenente alla famiglia dei Viperidae. Si presenta con la testa a forma triangolare, la lingua bifida e due denti collegati alle ghiandole che secernono il veleno. Ha un corpo squamoso di dimensioni contenute, lungo circa mezzo metro. Predilige vivere in luoghi caldi e asciutti, adattandosi sia alla pianura che all’alta montagna. Essendo un animale a sangue freddo, ama distendersi al sole dal quale trae energia. La sua alimentazione è costituita da uccelli di piccola taglia, topi e lucertole.

Il significato e la simbologia della Vipera

Nel folklore popolare, alcune persone vengono paragonate alla Vipera quando vengono ritenute malvagie, infamanti e dannose. Tuttavia, la simbologia di questo piccolo rettile stravolge completamente questa visione.

Sebbene sia un animale che, attraverso il suo morso può essere potenzialmente mortale, diviene carnefice e vittima allo stesso tempo. Il suo attacco “assassino” avviene solamente per paura. Rappresenta, così, colui che provoca un danno per paura di essere danneggiato.

Significato e simbologia della Vipera

Simbolo di percezione, di difesa e di guarigione, la Vipera vive celandosi tra i boschi o nelle pietraie. Sensibile alle vibrazioni che avverte attraverso il terreno, se ne guarda bene dal mostrarsi, essendo in grado di percepire a media distanza la presenza dell’uomo o di altri animali. Metaforicamente, invita a portare attenzione agli stimoli esterni e a passare inosservati quando non si ha un segno positivo da lasciare. Tutti gli esseri umani, alla stregua di questo rettile, hanno al loro interno una buona dose di “veleno” che, attraverso le parole, può uccidere emotivamente creando danni irreparabili. Tuttavia, con cognizione, una persona può decidere di non fare appello a quella parte di sè. Inoltre, questo animale mostra come il libero arbitrio, ovvero la possibilità di scegliere sempre chi e come si vuole essere, possa cambiare la propria sorte.

Il veleno può divenire in parte antidoto e quindi salvare la vita attraverso la guarigione. Un morso velenoso rappresenta, in questo caso, la necessità di toccare il fondo per scoprire di cosa è composto ridando vigore all’anima che vuole avanzare.

A cura di Silvia Scanu

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