Sir Parsifal del Galles
Sir Percival: la leggenda
Sir Percival è il cavaliere del Graal o uno dei cavalieri del Graal in numerose storie medioevali e moderne. Storie che raccontano della ricerca del sacro calice. Percival apparve per la prima volta nell’opera incompiuta di Chretien de Troyes, “Percival” o “Conte del Graal” (1190 circa). La storia incompleta diede spunto per scrivere numerosi seguiti. Nel terzo di questi (1230 circa), da un autore chiamato Manessier, Percival raggiunse il Graal. La storia di Chretien diede anche l’ispirazione per uno dei più grandi romanzi del medioevo, “Parzival” di Wolfram von Eschenbach (1200-1210 circa).
Come nella storia di Chretien il Parzival di Wolfram è all’inizio semplice e sciocco. Infatti, è sempre stato protetto da sua madre dai pericoli del mondo dei cavalieri.
In entrambe le versioni Percival/Parzival fu ospite del moribondo Re. Nel castello egli fu testimone della processione del Graal e si dimenticò di chiedere il significato di ciò che egli vide. Nel romanzo di Wolfram, ciò causò il dolore di Anfortas. Questo insuccesso fu una vera calamità poiché se avesse posto la domanda, avrebbe curato il re. Altre versioni medioevali della storia di Percival possono essere rintracciate nei testi francesi conosciuti come “Didot-Percivale” e “Perlesvaus”.
Percival è il personaggio centrale del Medioevo inglese nel XIV secolo “Sir Percival del Galles”, che apparentemente si basa sul racconto di Chretien, omise interamente il Graal.
Percival è uno dei cavalieri del Graal ne “La Morte D’Arthur” di Sir Thomas Malory. Gli altri furono Galahad e Bors. Percival aveva la funzione di narratore in un drammatico monologo che comprende l’Idillio di Tennyson “The Holy Grail”. In questo idillio molto di ciò che Percival racconta si concentra su Galahad come cavaliere principale del Graal.