Isotta e Tristano
Iseult (o Isotta) era la figlia del Re Anguish d’Irlanda ed era la sposa destinata del Re Mark di Cornovaglia.
Isotta: la leggenda
Isotta, però, dopo aver bevuto una pozione d’amore si innamorò perdutamente di Tristano. Quando seppe della morte di Tristano Isotta morì per un attacco di cuore.
Il suo nome non è irlandese ma deriva dall’antico inglese “Adsiltia“ (colei che è ossessionata).
Indizi che la associano a Chapelizod, Dublino, sono dovuti a false derivazioni dal nome di quel luogo. Tristano e Isotta sono secondi solo a Lancillotto e Ginevra come grandi amanti delle leggende arturiane.
La storia del loro tragico amore è stato oggetto di numerose storie medioevali e moderne. Le versioni medioevali della storia sono talvolta divise in due branche chiamte la “versione comune” e la “versione raffinata”.
Il primo, “Tristan”, rappresentato dal poeta Anglo-normanno Thomas, fu scritto nella prima parte del XII secolo.
La sua versione ha influenzato a sua volta Gottfried von Strassburg, dove Tristano compare nella saga ”The Old Tristams” (1226), uno dei più grandi romanzi del medioevo.
La storia d’amore tra Tristano e Isotta è, a ragion veduta, uno dei più rinomati e struggenti miti sbocciati durante il periodo medievale. Benché espressione dei temi più scottanti della fol amor, esso fu popolarissimo. Continua, infatti, tuttora a ispirare le opere più disparate. Come già accennato prima, l’origine della saga di Tristano e Isotta è celtica, ma le prime composizioni sono state realizzate da poeti normanni.