Significato e simbologia del Triangolo
Questa figura geometrica è strettamente legata al numero Tre. Poligono di tre lati, quindi con tre vertici. Il simbolismo universale del Triangolo si ritrova in tutte le tradizioni, è la manifestazione del ritorno all’unità primordiale. Questa forma, quindi, si ricollega alle varie simbologie del ternario.
Esprimeva prevalentemente sia l’idea della divinità, riscontrabile nel simbologia della trinità, sia l’idea dell’ascesi dell’uomo verso la trascendenza divina, l’Universale. Quindi il microcosmo che si innalza verso un macrocosmo e viceversa. Cioè la protezione Divina (o delle potenze celesti) verso l’umanità e la natura. Nella tradizione pitagorica, in cui si manifesta come Tetraktys, il Triangolo simboleggia l’ascesa dal molteplice all’Uno. Secondo la peculiare interpretazione alchemica, nell’ordine delle figure chiuse, questa forma si colloca tra il Cerchio ed il Quadrato, da cui si può dedurre che rappresenti un’entità intermedia tra la sostanza quasi astratta, ovvero spirituale, e la materia che ricade invece sotto i nostri sensi.
La rappresentazione grafica dei 4 elementi
Il Triangolo è la rappresentazione grafica dei Quattro Elementi. Con la punta verso l’alto simboleggia il Fuoco e il sesso maschile, con la punta in basso invece sta a significare l’Acqua e il sesso femminile. L’equilibrio dei due Triangoli è dato dalla loro unione nella forma dell’esagono stellato, cioè la rappresentazione grafica del Sigillo di Salomone, composto dall’incrocio dei due Triangoli inversi.
In relazione al sole e al grano questa figura è doppiamente simbolo di fecondità. Quello equilatero esprime la divinità, l’armonia, la proporzione. Non può essere pienamente compreso se non in funzione dei suoi rapporti con le altre figure geometriche. Ogni figura può essere divisa in vari Triangoli con linee tracciate dal centro fino agli angoli. Il Triangolo è alla base della formazione della Piramide.
Come ogni generazione avviene attraverso la divisione, così l’uomo corrisponde ad un Triangolo equilatero diviso in due, cioè ad un Triangolo rettangolo.
Il quale, secondo l’opinione di Platone nel Timeo, rappresenta anche la Terra. La trasformazione del Triangolo equilatero in rettangolo con una perdita di equilibrio. L’equilatero, nella tradizione giudaica, simboleggia Dio, di cui è proibito pronunciare il nome.